Confederazione delle Confraternite - Arcidiocesi di Catania
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Gentili Confrati,

è arrivato il momento della riapertura del nuovo sito web della nostra Confederazione anche se un po’ in ritardo sul preventivato e di ciò me ne scuso personalmente. Continua a leggere...

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Il Regno di Dio è vicino

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Confratelli e Consorelle,

il Vangelo di Giovanni che abbiamo ascoltato domenica scorsa 3° di Quaresima ci tocca in prima persona e per certi versi non ci dà scampo.

Dobbiamo abbandonare l'idea che ci vede tutti rivolti al Tempio -sinonimo di luogo esterno a noi- alla ricerca quasi di una "autoassoluzione" in un rapporto mercantile di un "do ut des " con Dio, per sostituirla con l'immagine meravigliosa del volto di Gesù -trasfigurato davanti agli Apostoli- e " che brilla come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce" rivelandoci Dio in persona.

Subito dopo il Battesimo siamo spinti dallo Spirito Santo- come del resto accadde anche a Gesù- nel deserto della nostra vita quotidiana tra difficoltà ma anche gioie   e solo se vorremmo veramente e liberamente intraprenderlo in un viaggio che ci porterà sull'Alto Monte dove come capitò agli apostoli potremmo anche noi contemplare la gloria di Dio.

Ma come dice Papa Francesco non possiamo rimanere lì!

L'incontro con Dio ci spinge a ritornare in basso per condividere con tutti i nostri fratelli e sorelle -più o meno bisognosi- la grazia di Dio attraverso i frutti del nostro incontro con Lui.

L'incontro presuppone la necessità di ritagliarsi uno spazio di silenzio, per ritrovare noi stessi e sentire meglio la voce del Signore attraverso la preghiera,la preghiera e ancora la preghiera.

Questo è l'invito che Vi facciamo per questo periodo Quaresimale.

Ma non c'è Gloria però senza Croce.

Anzi la Gloria ci aiuterà a sopportare lo scandalo della Croce che gli apostoli sul momento non capirono ma che forse  anche noi ancora stentiamo a comprendere a pieno.

Il Regno di Dio è Vicino, convertiamoci e crediamo nel Vangelo per prepararci a vivere ancora una volta lo scandalo della Croce ma subito dopo a vivere con Gioia piena e condivisa con tutti i fratelli e sorelle, il passaggio dalla Morte alla Vita Eterna.

Questo è il cammino da percorrere sino in fondo,sia pure tra tentennamenti e tribolazioni, per arrivare preparati alla Pasqua di Resurrezione di Cristo fondamento della nostra Fede.

Buon cammino a tutti.

Francesco Salmeri con tutto il Consiglio Direttivo

Catania 11 marzo 2021

Adrano, incontro di spiritualità in preparazione alla Pasqua curato da don Pietro Longo

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La chiesa e convento dello Spirito Santo di Adrano, oggi una rettoria, in pieno centro storico, che in passato è stata sede di una scuola per l’educazione dei bambini dei Padri Scolopi gestita dalla congregazione fondata da san Giuseppe Calasanzio, ha ospitato mercoledì 10 marzo un incontro di spiritualità in preparazione alla Pasqua curato da don Pietro Longo, vicario episcopale per la pastorale, d’intesa con la confederazione delle confraternite dell’arcidiocesi di Catania.

“Il nostro essere qui, in questo luogo cuore dell’Adrano storica – ha afferma don Pietro dando il benvenuto ai confrati presenti – è una piccola iniziativa per stare insieme in un momento di spiritualità caratterizzato dall’adorazione del Santissimo, con tempi di silenzio e preghiera silenziosa e canti, e dalla celebrazione dell’Eucarestia. Il tempo quaresimale è anche tempo di grazia e di misericordia, tempo prezioso, sempre nuovo, in cui ci giochiamo l’eternità; tempo di passaggio da quello della legge a quello della grazia e Gesù Cristo è il sacramento del Padre, che si è fatto pane per ciascuno di noi. Poichè il tempo è compiuto, e il Regno è in Lui, nella sua persona”. Don Pietro ha esortato i confrati a farsi degni di un compito di partecipazione e di progressiva appartenenza a Cristo “perchè il Regno, che è Gesù, cresca e regni sempre di più nella propria vita personale”.“Vivere il comandamento nuovo dell’amore fraterno e ad essere portatori della lieta notizia, la buona novella che deve rendere pieno di gioia il volto dei cristiani, di una gioia come da innamorati, da creature rinnovate. Perchè Dio ti usa misericordia, non ti giudica né ti condanna. Ti ama”. “Convertirsi significa cambiare mentalità, vivere la vita di prima con uno sguardo e prospettive nuovi, quelli di Dio, diventando diventare capaci di quella correzione fraterna che è possibile solo se ci si avvicina al fratello con fiducia e amicizia, con amore e l’intimità necessaria per dirgli che gli siamo vicini e rispettando i tempi che ci vogliono”.Nel suo breve intervento di saluto all’inizio dell’incontro, il presidente della confederazione Francesco Salmeri ha evidenziato i due momenti specifici del tempo pasquale, quelli della croce e della gloria, che da confrati dobbiamo vivere “salendo verso il monte per poi ritornare in pianura, sempre accanto ai fratelli in cammino con noi verso la santità di vita”.https://www.prospettive.eu/2021/03/11/adrano-incontro-di-spiritualita-in-preparazione-alla-pasqua-curato-da-don-pietro-longo/

di Vincenzo Caruso.

San Nicola l’Arena, le confraternite dell’Arcidiocesi di Catania si incontrano per prepararsi al Natale.

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Incontro delle confraternite dell’Arcidiocesi di Catania in preparazione al Santo Natale, svoltosi l’11 dicembre nella monumentale chiesa di San Nicola l’Arena, in piazza Dante. Il tempo che viviamo fatto di paure di contagio per la pandemia virale, di preoccupazioni e limitazioni anti-Covid, non ha evidentemente favorito una più larga partecipazione e forse è mancata quella determinazione necessaria a fare di più per vivere momenti di comunione fraterna da tempo interrotti.

«Speriamo di tornare presto ad incontrarci di persona – ha ribadito nel suo intervento il presidente della Confederazione Francesco Salmeri – affinché i nostri sguardi possano nuovamente incrociarsi liberi da ostacoli fisici ma anche da tutte quelle cecità scaturenti dai tempi che viviamo e non solo che purtroppo restano ancora incurate e ci impediscono di vedere la strada da seguire”.  Però la fiducia non può mancare, se solo sappiamo “accogliere e comprendere il Mistero del Padre e pregare con il Salmo “Signore donaci occhi che vedono…”. “Se si vuole che Gesù venga a noi bisogna agire nello stesso modo, conclude l’ingegnere Salmeri, non aspettando che gli altri vengano da noi ma andare noi da loro… con un dinamismo in tempi straordinari anch’esso straordinario a cui tutti siamo chiamati indifferentemente e che dobbiamo attingere dalla preghiera e dalla unione profonda con il Signore, anche una preghiera di carità e di intercessione per tutti i bisognosi e per tutti i nostri defunti».

 “Dio ci ama”, ha ricordato don Piero Longo, vicario episcopale della pastorale e assistente spirituale della Confederazione, nel suo intervento e nell’omelia della celebrazione eucaristica che ha concluso l’incontro, «Dio ci ha perdonato i peccati e  dato la vita oltre la vita!” Per questo è necessario che viviamo il Natale nell’essenzialità e nell’umiltà, nella povertà dei gesti e di regali e di questo dobbiamo dare testimonianza credibile, riscoprendo anche l’intimità delle nostre case nell’universalità fraterna che ci fa cattolici».

Una breve visita conclusiva della chiesa è stata donata ai partecipanti dal rettore don Antonio De Maria, al quale è stato offerto un piccolo segno di carità per le tante ed urgenti opere di recupero del tempio.

Vincenzo Caruso .

Discorso Del Presidente della Confederazione delle Confraternite Arcidiocesi di Catania

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Settimana Santa “2020”

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05.04.2020

 

Cari confratelli e consorelle,

alle prime notizie tutti abbiamo sottovalutato la gravità dell’epidemia oggi abbiamo coscienza che tutti siamo a rischio. Tutti ricchi e poveri, credenti e non, rinchiusi in una casa o persi a parlare da soli lungo le strade delle città deserte.

Solo,sola, ciascuno a scavare sotto la paura che svela la nostra fragilità e la nostra impotenza si proprio noi che ci sentivamo al sicuro.

Ci troviamo nudi, con una paura grande, diciamocelo pure, di morire e una voglia grande di vivere. Ma per vivere abbiamo bisogno delle persone che amiamo e anche di quelle che prima non amavamo. Magari proprio chi, vittima nel passato di tragedie simili, ci lasciava indifferenti e magari anche giudicandoli di essere poveri…e quindi di esserne la loro causa.

Adesso i poveri siamo noi con la nostra arroganza di onnipotenza ed egocentrismo,alla ricerca,non pienamente svelata,di sentirci dire” ti voglio bene,non avere paura,vedrai che ce la faremo” che una volta gli anziani di casa,abituati ad affrontare quotidianamente difficoltà,non mancavano di ripetere nella loro giornata.

E poi vorrei dirvi che c’è bisogno che tutto questo”calvario” non finisca nel nulla e che non manchi una carezza a chi se ne và da solo,sicuro che Dio non abbia fatto mancare a nessuno questa carezza.

Voglio anche credere che Gesù Cristo abbia portato e porti la croce di ogni ammalato nel corpo e nello spirito.

Voglio credere che ogni dolore umano,anche quello causato da questa pandemia,è sofferto da Dio stesso nella persona di Gesù e che la sua morte da valore e senso ad ogni nostra morte corporale.

Io,noi siamo,alla fine e al principio, il bisogno che Dio sia quel grembo d’Amore da cui nasciamo e a cui facciamo ritorno.

Frà Cecilio,frate cappuccino dell’Osf per i poveri che opera a Milano, conosciuto tanti anni fa, amava dire che Gesù non ci ha lasciato soli ne abbandonati. Un giorno ci presenterà al Padre suo e capiremo.

Passata la tempesta,scenderemo dalla “barca” con la “coscienza trasparente” pronti a ricostruire “nuove” le nostre città e le nostre relazioni insieme fondate su quello che il mistero di dolore ed il miracolo della solidarietà di questi tempi ci avranno insegnato.

Gesù crocifisso e risorto ripete ancora quest’anno a noi” Coraggio,io ho vinto la morte”.

Da me insieme al Consiglio,

Buona Pasqua di Gesù

  1. -18 Marzo 2020-
  2. “Morire...come bene comune”
  3. Un Tempo per riflettere
  4. Tempo di Quaresima

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- Ricordiamo la scomparsa di Mons. Gaetano Zito, Vicario Episcopale della cultura della Diocesi di Catania, avvenuta l’8 Ottobre 2019.

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